Il mio ritmo, la mia verità

Quando l’Anima Sceglie di Essere (e Non di Fare)

A volte, nella vita, accadono eventi che in un istante stravolgono le nostre certezze, aprendo prospettive che mai avremmo immaginato. Questo è esattamente ciò che mi è successo di recente, portandomi a una comprensione profonda su chi sono e su cosa davvero desidera la mia anima.

Un Segnale Inaspettato

Dopo un incontro importante, ho ricevuto una telefonata da un amico che lavora nel mercato immobiliare a Berlino. Mentre parlavamo, mi ha detto alcune cose proprio nel momento in cui stavo chiedendo all’Universo un segnale sulla mia casa. Non era un caso. Il giorno dopo l’ho messa in vendita.

Se me lo avessero detto solo qualche giorno prima, avrei riso incredula: per me quella casa rappresentava una sicurezza per la pensione, un punto fermo in un mondo incerto. Eppure, all’improvviso, ho sentito che lasciarla andare era la scelta giusta.

Radice, Sacrale e il Gioco del Potere Personale

Questa decisione ha smosso qualcosa di profondo dentro di me, portandomi a riflettere su quanto la pressione che sento nel centro della Radice e nel Sacrale influenzi il mio equilibrio interiore. Questi due centri sono stati il fulcro del mio lavoro personale nelle ultime settimane.

Ho realizzato quanto spesso mi lasci risucchiare da dinamiche tradizionali legate al lavoro e alla sicurezza economica, senza accorgermi che non mi appartengono davvero. Questo cambiamento di prospettiva ha fatto emergere un lato di me che avevo sempre vissuto come stress, ma che ora percepisco con una leggerezza nuova, più simile a un gioco che a un dovere.

L’Illuminazione sullo Human Design

Approfondendo lo Human Design, ho finalmente anche compreso cosa significhi essere dipendente dalle energie altrui. Ho capito che la tensione, lo stress e la pressione alla prestazione che sento non sono realmente miei. Sono riflessi di ciò che assorbo dall’esterno e ora posso scegliere di non farmene carico.

Ho iniziato a esplorare il tema delle credenze limitanti su soldi e abbondanza; ogni mattina dedico del tempo al mio corpo e alla riprogrammazione, con determinazione e disciplina. E tutto intorno a me ringrazia, la mia anima ringrazia.

Quando il Corpo Parla: Il Rilascio Uterino

Un altro tassello fondamentale di questi ultimi mesi è stato il lavoro osteopatico sul bacino e sulla capienza toracica. È stato un rilascio potente, un’apertura che ha creato nuovi spazi dentro di me. Dopo quel trattamento, ho percepito un cambiamento anche nel modo in cui vivo il mio lavoro: più rilassato, più fluido, con nuove consapevolezze che si stanno facendo spazio.

Ed è qui che è arrivata la rivelazione più grande.

Spesso è capitato in passato che altri operatori mi facessero notare una rabbia trattenuta nel corpo; dall’ayurveda alla psicosomatica alla medicina cinese io non capivo… mi chiedevo: Ma quale rabbia repressa?

Ora lo so.

Ho realizzato che alla mia anima non interessa correre. Lei vuole solo essere. Vuole godere, sperimentare la gioia pura, vivere nell’essenza e non nell’azione forzata.

Ma per tutta la vita ho dovuto fare. Ho dovuto correre dietro a modelli che non mi appartenevano, adattarmi a sistemi di valore che non rispecchiavano la mia natura. E in questa imposizione, ho represso qualcosa di profondo, causando disagi al mio corpo e soprattutto al mio utero. Adesso mi rendo conto di quanto questa repressione sia stata presente fin dalla mia nascita. Non era mia, non mi apparteneva.

Guarigione Transgenerazionale

Quando ho compreso tutto questo, il mio utero si è rilassato profondamente. Ho sentito, nel corpo, una liberazione potente. E ho percepito che questa consapevolezza non riguarda solo me, ma anche il mio intero albero genealogico, sia del ramo paterno che quello materno. Ora sento che questa consapevolezza è di guarigione non solo per me, ma per tutta la mia famiglia, passata e futura.

L’anima vuole Essere, Non Fare

È tempo di tornare all’essenza, di essere e non solo di fare. E questa, forse, è la più grande rivoluzione che potessi immaginare. Questo non significa smettere di creare o di esprimere ciò che sento, ma anzi, vuol dire portarla fuori con gioia nuova, senza pressione, senza la corsa verso un traguardo inesistente.

Perché in realtà la verità è che non devo arrivare da nessuna parte, non c’è nulla da rincorrere. C’è solo da respirare la gioia nel cuore in ogni mio respiro presente.

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La Psicosomatica della seconda Luna: Il germoglio dei sensi

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Human Design e Psicosomatica - Centro della Radice e Reni